Valentina di Giuseppe

Non c’è 2 senza te: la nuova pellicola firmata Lime Film al cinema dal 5 febbraio 2015!

non c'è 2 senza te

Cari amici de Il pretore, vi informiamo che il 5 febbraio 2015 uscirà nei cinema di tutt’Italia la nuova pellicola prodotta dalla Lime Film di Valentina di Giuseppe e Massimiliano Leone: Non c’è 2 senza te, una spumeggiante commedia diretta da Massimo Cappelli, con Fabio Troiano, Dino Abbrescia, Belén Rodríguez, Tosca D’Aquino, Samuel Troiano, Cristina Serafini, Rodolfo Corsato, Laura Baldi, Giuseppe Antignati.

La trama in breve: Moreno (Fabio Troiano) e Alfonso (Dino Abbrescia) stanno insieme da anni e convivono felicemente. La loro vita scorre allegra e senza pensieri sotto gli occhi della sig.ra Capasso (Tosca D’Aquino), la vicina di casa un po’ acida e molto curiosa. Ma la routine quotidiana viene improvvisamente stravolta dall’arrivo di Niccolò (Samuel Troiano), nipote di Alfonso.
Inizia così una difficile convivenza a tre, complicata dal fatto che i due si fingono etero davanti al bambino e Moreno si invaghisce della bellissima Laura (Belén Rodriguez)…

Per conoscere il séguito, non vi resta che andare al cinema!

Il film è stato realizzato con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale per il Cinema, che l’ha riconosciuto di interesse culturale, e con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte.

Nel cast tecnico troviamo un’altra ex de Il pretore: la costumista Laura Costantini, nominata ai nastri d’argento per il film basato sul romanzo di Piero Chiara.

Pubblicità

La parola alla produzione

Valentina di Giuseppe

Valentina di Giuseppe (foto da Wikimedia Commons)

Valentina di Giuseppe, titolare della Lime Film e produttrice – insieme a Massimiliano Leone – de Il pretore, ripercorre la sua attività professionale passata e prossima-ventura, e ci spiega l’importanza della sfida insita nel produrre l’adattamento cinematografico di un romanzo di Piero Chiara:

La collaborazione professionale tra me e Massimiliano Leone inizia a maggio 2011 con la realizzazione di un cortometraggio per un’associazione di alberghi giovanili low-cost, (Osthello: per entrare basta un sogno) presentato al Festival di Taormina. Festival al quale Massimiliano aveva partecipato l’anno precedente con il suo primo film prodotto, Dalla vita in poi, di Gianfranco Lazotti con Cristiana Capotondi e Filippo Nigro; e al quale erano stati assegnati i premi come miglior film, miglior attrice e miglior attore.
Da quel primo cortometraggio abbiamo deciso di iniziare a lavorare insieme: con la sua società di produzione abbiamo prodotto un secondo cortometraggio riconosciuto di interesse culturale, Svegliati, di Duccio Giordano, con Anita Kravos, visto lo scorso anno nella sezione Corti d’autore al Festival di Venezia. Ora abbiamo in post produzione un altro lungometraggio con la regia di Giulio Base dal titolo Mio papà, interpretato da Giorgio Pasotti e Donatella Finocchiaro. Inoltre stiamo lavorando ad un documentario su Emanuele Caracciolo intitolato Una vita futurista.

Produrre un film tratto da Piero Chiara voleva dire misurarsi con importanti opere cinematografiche realizzate in precedenza, fra cui per esempio Venga a prendere il caffè da noi, di Alberto Lattuada, tratto dal romanzo La spartizione, e Il piatto piange, di Paolo Nuzzi, tratto dall’omonimo romanzo. Questo nostro film ha l’ambizione di descrivere con uno sguardo penetrante la società italiana, gli italiani e la loro posizione sociale, con la stessa originalità di chi ci ha preceduto.
Abbiamo voluto girare il film nei luoghi di Piero Chiara per restituire autenticità ai personaggi e alle situazioni descritte dal romanzo. Eravamo certi che girare nei luoghi a lui cari, come per esempio il Caffè Clerici di Luino e le strade della
Valcuvia, avrebbe costituito un valore aggiunto al nostro lavoro.
Certo, adattare per il cinema un romanzo del Chiara è sicuramente una sfida e comporta per noi anche il confronto con i precedenti film, quindi se il verbo “osare” potrebbe essere impegnativo, diciamo almeno che ci abbiamo provato.